
Il
LA SUTURA.
Roma 10/11/1990
Dimensioni: cm. 70 x 70.
Tecnica: Taglio su tela ricucito a
sutura e saldato dall’artista con acrilico oro, con shungite.
La sutura: Di fronte alle opere di
Fontana, a quei tagli che violentavano una tela vuota ma non
bianca, la critica ha sempre sottolineato l’idea dell’artista di
cercare una tridimensionalità, un gioco di luce, il superamento
di una convenzione visiva che da sempre ha accompagnato l’Uomo e
cioè la rappresentazione di una immagine mediante la pittura.
Eppure, ho sempre avvertito in quei
tagli qualcosa di diverso.
Non è una ricerca della
tridimensionalità, altrimenti dietro quei tagli vi sarebbe una
immagine.
E l’assenza dell’immagine elimina
anche la possibilità della ricerca sul fluire della luce, sulle
onde della tela violata. Non è nemmeno il superamento di una
convenzione rappresentativa.
Ho sempre avvertito dietro quei tagli
una profondità di dolore, il tessuto dell’anima lacerato dalla
violenza della guerra appena terminata.
L’artista rappresentava quella
discontinuità nel tessuto esperienziale della coscienza causato,
inevitabilmente, dagli incroci tragici della vita, dai traumi,
dalle mancanze, dall’abbandono, dunque il dolore che tutti gli
esseri umani sono costretti prima o poi a sperimentare.
Questa è la globalità delle opere del
Fontana, questo il vero valore artistico.
Una comunicazione subliminale della
vera essenza dell’artista-uomo riconoscibile da ogni altro uomo
proprio per l’universalità dell’esperienza dell’interruzione del
cosciente.
L’opera di Hypnos coglie profondamente
questa verità e la supera.
La sutura di quel taglio e la sua
rappresentazione cosciente disvelano il messaggio: il dolore, la
ferita, l’interruzione si devono superare e non mettendola da
parte, dimenticandola e nascondendola agli altri, ma facendo di
essa la prova che si è colta interamente l’esperienza umana
dell’esistere.
E quella cicatrice suturata su una
tela che continua a rappresentare l’anima individuale e
universale dell’uomo, diviene il vanto, la differenza che ci fa
uguali ma anche diversi da tutti gli altri.
(Articolo di Michele Nardi)

PORTALE DI MICHELE L'ARCANGELO o MICHAELS
GATE,
11 settembre 2001, acrilico su tela. La
shungite è sul telaio e nelle scritte e firme nel retro, cm.100
x cm. 150; spessore cm. 3 con la tela e cm. 5 con il supporto.
Altre opere con la shungite ed il DNA:
1.
IL VORTICE DELL’AMICIZIA (Roma, 1987.
Donato il 2023 a Ernesto Paleani; Dimensioni: cm. 40 x 50.
Acrilico su tela con shungite.
2.
LA SUTURA (Roma 10/11/1990; dim.: cm.
70 x 70). Taglio su tela ricucito a sutura e saldato
dall’artista con acrilico oro, con shungite.
3.
I AM WORTH (Roma 05/01/1998; dim.: cm. 70 x 70).
Taglio su tela di lino e chiusura
lampo cucita con shungite.
4.
SCHUVORTEX (Roma 14/11/1999; dim.: cm.
50 x 70). Acrilico su tela con shungite.
5.
THE PHOENIX (Roma 12/06/2004; dim.:
cm. 100 x 70). Acrilico su tela con shungite.
6.
HYPNOS VORTEX (Roma 1999; dim.: cm.
100 x 100). Acrilico su tela con shungite e sul retro con
shungite.
7.
LIGHT KILL DARKNESS (Roma 09/12/2009; dim.: cm. 80 x 70).
Acrilico su tela con shungite.
8.
WIN VORTEX (Roma 05/08/2011; dim. 50 x
50). Acrilico su tela con shungite.
9.
LAMININA CRUCIS (Roma 10/10/2018;
dim.: cm. 100 x 100). Tela di juta tagliata a ricucita a mano
dell’artista con colore oro acrilico con shungite.
10.
LAMININA CRUCIS BLACK (Roma 11/11/2020; dim.: cm. 100 x
100).
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